La terra cinta dall'immensa notte
tenue risplende d’una luce chiara,
sola, svestita, silenziosa dorme,
sotto un manto di flebili stelle.
Corpo di donna vuoto e leggero
vegli sospiri d’immagini vane,
fremiti lievi, eclissate ombre,
afflitte membra d’intatta bellezza.
Di mille anni in un solo giorno
racchiudi in te la storia del mondo,
nebbie trafitte d'una bianca luna
come d'argento sul pallido viso.
Prodigio antico, forse remoto,
sommessi singulti in riversate
lacrime, misteriosa è la vita
che rinasce su solchi di rugiada.
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